Segreti in tavola

06.09.2020
I segreti del Carvi
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È una pianta simile alla carota, con semi che sembrano di cumino e bellissimi fiori bianchi o rosa. Si chiama carvi, anche detto cumino dei prati, ed è una pianta biennale nativa dell’Europa e dell’Asia centro-occidentale.

Il carvi è conosciuto e utilizzato fin dal Medioevo, per il suo potere aromatizzante e per le sue proprietà medicinali. Non è una pianta molto diffusa in Italia, mentre viene ampiamente coltivata in Germania, Olanda, Spagna, Polonia, Nord Africa e Stati Uniti. In Italia si può trovare nelle zone subalpine e sull’Appennino settentrionale.

I semi del carvi, che più correttamente sarebbero frutti, hanno un sapore e un aroma simili all’anice, e sono spesso utilizzati come spezie per aromatizzare prodotti da forno, soprattutto nell’Europa centrale e del nord. Si utilizza anche nella preparazione di liquori, come il Kummel, e per insaporire pietanze di tutti i tipi, soprattutto piatti di carne. Ma se ne possono consumare anche le radici bollite, proprio come le carote, e le foglie, crude o cotte.

Il carvi è ricco di sostanze benefiche per il nostro organismo, molte vitamine, proteine e sali minerali, e i semi contengono oli essenziali molto interessanti. Al carvi si attribuiscono proprietà digestive, decongestionanti, e disinfettanti. I semi di carvi vengono spesso utilizzati per ridurre gli spasmi e i gas intestinali, oltre che come digestivi e per stimolare l’appetito.

Per poter trarre beneficio al meglio da tutte le sostanze medicinali contenute nel carvi, vi suggerisco di utilizzarne i semi per preparare delle gustose tisane: la dose consigliata è un cucchiaino di semi tritati di carvi lasciati in infusione per almeno 15 minuti in una tazza di acqua bollente. E non dimenticate le foglie, una verdura originale e veramente gustosa! Il segreto è consumarle crude, per mantenere al meglio le vitamine e le sostanze contenute nella pianta.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti  della portulaca)