Segreti in tavola

26.01.2021
I segreti dei Percebes
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Quanto sono buoni i frutti di mare? Soprattutto nei mesi più freddi dell’anno, perché ci fanno sognare l’estate!

Oggi voglio parlarvi di un crostaceo che in Italia non conosce quasi nessuno: i percebes. Ne avete mai sentito parlare?

Si tratta di una prelibatezza proveniente dalle coste del nord della Spagna, in particolare della Galizia, dove i percebes sono reperibili in quasi tutti i ristoranti e vengono considerati un simbolo regionale.

I percebes sono crostacei molto particolari, con delle sembianze decisamente poco invitanti: c’è chi dice che somigliano a zampe di tartaruga, perché hanno una forma allungata che culmina in una sorta di unghia. Pensate che il loro nome scientifico è pedunculata!

Ma se andiamo oltre le apparenze, scopriremo un frutto di mare delizioso, dal sapore di mare delicato ma ben definito. Non è un caso che i percebes costino tanto: oltre alla loro bontà, sono anche molto rari e difficili da pescare: infatti i percebes crescono sugli scogli, in mezzo alle forti correnti dell’Atlantico. Il percebeiro deve calarsi con una fune e staccarli uno a uno con un coltello, rischiando la vita in questa operazione molto pericolosa.

Se riuscite ad aggiudicavi questa prelibatezza, che adesso potete addirittura ordinare comodamente su internet, ecco qualche segreto per cucinare e gustare al meglio i percebes, come fanno i galiziani: per cuocerli bisogna semplicemente sbollentarli in acqua poco salata, per poche decine di secondi, finché non riprende il bollore. C’è chi aggiunge dell’alloro all’acqua per insaporirli, ma se sono di qualità non ci sarà bisogno. I percebes vanno poi tenuti in un panno per non far disperdere il calore. Per mangiarli, fate attenzione! Bisogna afferrare con una mano la parte “unghiata”, con l’altra mano l’estremità, e piegare il percebe. Puntate però sempre verso il piatto, perché partirà uno schizzo. Una volta aperto il crostaceo, si consuma la parte molle che scopriamo al suo interno.