L’agricoltura sostenibile guarda al cielo notturno: in Australia e Francia, i pipistrelli micro-insettivori stanno emergendo come una soluzione ecologica e innovativa per il controllo biologico dei parassiti in viticoltura. Questi straordinari mammiferi volanti si rivelano “alleati naturali” nella lotta contro gli insetti dannosi, riducendo la necessità di pesticidi e promuovendo una viticoltura più rispettosa dell’ambiente.

In Australia, centri di ricerca come la University of New England e l’azienda vinicola Fowles Wine (Victoria) sono all’avanguardia in questa ricerca. I pipistrelli consumano dal 30% al 100% del loro peso corporeo in insetti ogni notte, inclusi parassiti agricoli come la light brown apple moth. Si stima che l’adozione di questa pratica potrebbe portare a risparmi annuali di oltre 50 milioni di dollari per l’industria vinicola australiana, riducendo drasticamente l’uso di insetticidi chimici.

Anche in Francia, in particolare nelle rinomate regioni di Bordeaux e Aquitania, organizzazioni come la LPO (Ligue pour la Protection des Oiseaux), INRAE e associazioni locali stanno conducendo studi approfonditi sull’efficacia dei pipistrelli contro la tignoletta della vite (Eudémis/Lobesia botrana). In alcune aree, un singolo pipistrello può divorare 400-600 insetti per notte, dimostrando il loro potenziale come “deterrente” naturale contro questo comune parassita.

L’integrazione dei pipistrelli nei piani di gestione dei vigneti rappresenta un passo significativo verso una viticoltura più ecologica e sostenibile. Ricerca, monitoraggio e l’implementazione di adeguamenti ambientali per favorire la presenza di questi animali sono al centro di queste iniziative innovative, che dimostrano come la biodiversità possa essere un alleato prezioso per l’agricoltura del futuro.

Per approfondire questo affascinante argomento, abbiamo chiesto a Maurizio Dattero, appassionato esperto e proprietario dell’enoteca on line www.in-wine.com, di fare chiarezza su queste pratiche all’avanguardia.