Travel Experience

28.06.2020
Havana
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Arrivare ad Havana è come fare un tuffo nel passato,  qui gli anni 2000 non sembrano essere arrivati, tutto è rimasto agli anni ’60, allo stile decò, tutto come all’inizio della dittatura di Fidel Castro.
Passeggiando per la città, sono rimasto affascinato dai palazzi ormai stanchi,  ringiovaniti dai colorati murales che ritraggono i famosi personaggi della rivoluzione cubana.
Il lungomare del Malecon è una tappa d’obbligo, il mare da un lato e la città dall’altro, il rumore del traffico del viavai di antiche auto americane dai colori sgargianti e accesi che si confondono con macchine più recenti,  ma molto usate!
VI consiglio le specialità locali:  un sigaro fatto a mano,  un buon mojito da bere rigorosamente alla famosa boteguita del medio che tra l’altro ha ispirato anche la scrittura di Hammingway.
Sono rimasto colpito dalla vivacità dei cubani, nonostante una situazione economica debole, trovano sempre un’occasione per fare festa e per ballare… corpi giovani e sinuosi che si muovono come se avessero la musica nel sangue. E ovviamente imperdibile la cucina creola, pollo e pesce sapientemente aromatizzati per un’esperienza di gusto unica!