Segreti in tavola

11.06.2020
Giuseppe Cerasa ci racconta la nuova Guida di Repubblica dedicata alla città di Rieti
PLAY

Le guide di Repubblica dedicano un volume a Rieti e alla Sabina in un intreccio di storia, natura e sapori che ne fanno uno territori tra i più affascinanti del Lazio, lontano dalle tradizionali rotte turistiche. In uscita in edicola da giovedì 11 giugno (9,90 euro + il prezzo del quotidiano) e successivamente in libreria e online su Amazon e Ibs, la Guida racconta in circa 250 pagine una terra di tradizioni antiche, dove la spiritualità dei luoghi cari a San Francesco incontra paesaggi punteggiati da laghi, fiumi e riserve naturali, nella provincia tra le più ricche d’acqua e natura nel centro Italia.

“Ogni terra ha i suoi simboli e in Sabina, luogo di straordinario fascino storico, scavando scavando si trovano forti testimonianze del passato e straordinari esempi di come si può vivere la contemporaneità in un territorio complesso e affascinante – scrive nella sua introduzione al volume il direttore delle Guide Giuseppe Cerasa – Cominciamo dalle cose più semplici. Dall’acqua. Dagli zampilli cristallini che ti catturano non appena arrivi a Rivodutri. Lì si va per il ristorante stellato La Trota che i fratelli Serva hanno avuto il coraggio di elevare al rango di un delizioso relais di campagna, con cibi degni di palati raffinati e colti.”
Il volume si apre con le interviste a personaggi legati al reatino, da Raoul Bova che ha trovato il suo buen retiro tra le colline e il lago di Varco Sabino, all’atleta dei record Andrew Howe, passando per Paolo Fresu, artista tra i più attivi nella ricostruzione di Amatrice.

Ed è proprio alla resilienza del reatino che la Guida ha dedicato la sezione Storie di rinascita, con una serie di interviste a eroi quotidiani che lottano per far ripartire il proprio territorio: dalla Casa delle Donne di Amatrice fino al borgo di Labro, rinato dopo lo spopolamento degli anni 70 per diventare un affascinante albergo diffuso.

Si entra nel cuore del volume con gli itinerari dedicati alla storia, alla fede e all’arte, scavando nel cuore della Rieti Sotterranea o in cammino tra i Santuari e monasteri che punteggiano la Valle Santa legata alla figura di San Francesco fino a scoprire alcune perle come la Villa dei Flavi nel piccolo comune di Castel Sant’Angelo, l’eremo di Cottanello incastonato nella roccia o lo splendido Giudizio Universale dei fratelli Torresani racchiuso dentro una caserma militare.

Si passa poi agli itinerari naturali, dagli Altipiani del Cicolano, fino ai Monti della Laga o i laghi Lungo e Ripasottile, senza dimenticare le tracce che lo stratificarsi dei secoli ha lasciato qui tra castelli e fortezze (Nerola, Rocca Sinibalda, Montenero, Ornaro, Collalto Sabino, Orvinio e così via).

Spazio alle eccellenze gastronomiche reatine e sabine, come l’olio (primo certificato Dop in Italia), il guanciale di Amatrice, il pecorino o la trota, simboli di un territorio diviso tra terra e acqua dolce.

E poi gli appuntamenti delle feste di piazza, le ricette degli chef reatini e oltre 150 indirizzi con segnalazioni su dove mangiare, dormire e comprare tra osterie tipiche e ristoranti gourmet, nuove leve dell’enogastronomia e storiche insegne.