Good Life
Il giorno dedicato alla Memoria, ogni anno, è sacro perché ci ricorda gli errori da non ripetere. Oggi, ti parlo di come il genio di un uomo ha saputo raccontare con tenerezza (e addirittura strappando un sorriso), un evento così drammatico come la Shoah, ovvero la tragedia di milioni di ebrei vittime del Nazismo. Sembra incredibile, ma “La vita è bella”, film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni, ha raccontato una degli spaccati più surreali e tristi della nostra Epoca con gli occhi e la dolcezza di un bambino e… attraverso un gioco! Il film ha ottenuto un incredibile successo internazionale, vincendo tre premi Oscar ( ricorderai l’urlo di Sophia Loren chiamato a premiare…“Roberto!!!”) tra cui quello per il miglior attore protagonista. La trama narra del rapporto tra un padre e un figlio, deportati in un campo di concentramento. Ma il papà, interpretato da Benigni, non si rassegna e, invece di lasciare che la situazione travolga l’emotività del bambino, racconta al figlio che tutto ciò che sta accadendo, fa parte di un gioco di ruolo e che, se si comporterà bene seguendo le regole dei soldati, vincerà un carro armato al termine della guerra. Il film affronta temi delicatissimi con amore, umorismo e tanta speranza. Il film è potente e ti lascia addosso tanta tenerezza: forse, per tener viva la Memoria, farebbe bene rivederlo, spiegando ai più giovani che Ricordare è il modo più giusto per non compiere più errori così gravi. Grazie, Roberto.