Segreti in tavola

15.06.2025
Festeggiamo la giornata mondiale del pomodoro
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Rosso, succoso, solare, è il re dell’estate e uno dei simboli assoluti della cucina italiana: di cosa sto parlando? ma del pomodoro! e come ogni anno, il 15 giugno si festeggia in Italia la Giornata Nazionale del Pomodoro, che celebra proprio all’inizio della stagione della raccolta.

Eppure il pomodoro, così profondamente radicato nella nostra tradizione, non è originario del Mediterraneo. Le sue radici affondano nei suoli caldi e fertili dell’America Latina, tra Perù, Ecuador e Messico, dove cresceva spontaneo già millenni fa. A portarlo in Europa furono i conquistadores spagnoli nel XVI secolo. In Italia, arrivò probabilmente attraverso Napoli, all’epoca vicereame spagnolo. Ma ci volle tempo prima che diventasse protagonista in cucina: per molto fu coltivato come pianta ornamentale, perfino sospettata di essere tossica.

Fu solo tra il Settecento e l’Ottocento che il pomodoro iniziò a essere cucinato, conservato e amato, soprattutto nel Sud Italia. Da lì in poi, la sua ascesa fu inarrestabile.

E così, a Napoli nasce la salsa al pomodoro per condire la pasta, ma anche la celebre pizza margherita. In Puglia, il pomodoro è irrinunciabile nella tiella di riso, patate e cozze o nella frisella bagnata e condita con pomodori freschi, olio e origano. In Sicilia, è la base della caponata e della pasta alla Norma, con melanzane fritte e ricotta salata. In Toscana, lo troviamo nella pappa al pomodoro, piatto povero ma ricchissimo di sapore. In Calabria, accompagna le polpette di melanzane, mentre in Liguria è protagonista del tuccu, il sugo di carne tradizionale genovese.

Oggi, l’Italia è tra i principali produttori mondiali di pomodoro da industria e da consumo fresco. Ogni varietà racconta un territorio, una storia, un sapore unico. Pensiamo al San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP, lungo, polposo, perfetto per le conserve e per la pizza. Oppure al Pomodoro di Pachino IGP, coltivato nella Sicilia sud-orientale, con il suo gusto intenso e zuccherino. E ancora il Datterino, piccolo e profumato, il Costoluto fiorentino, ideale crudo, o il Pomodoro di Belmonte, grande e carnoso, tipico della Calabria tirrenica.

Il 15 giugno, in occasione della Giornata Nazionale, molte aziende agricole e consorzi aprono le porte al pubblico, si organizzano visite ai campi, laboratori di trasformazione e degustazioni. È un modo per ricordare che dietro ogni passata, ogni sugo, ogni pomodorino confit, ci sono mani che coltivano, raccolgono e tramandano saperi.

Il pomodoro non è solo ingrediente: è rito, è memoria, è estate in barattolo. Ed è anche un grande ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Per questo, oggi più che mai, vale la pena celebrarlo.