Segreti in tavola
Avete piani per stasera? Che ne dite di un bell’aperitivo per celebrare insieme agli amici l’Happy Hour Day? Ebbene sì, ogni anno il 12 novembre si festeggia questa usanza dalle origini anglosassoni. E anche se l’italianissimo aperitivo non è esattamente la stessa cosa, di sicuro è la tradizione nostrana che più si avvicina a quella dell’Happy Hour. Ci racconta le sue origine e la versione italiana Andrea Strafile giornalista Food&Wine
L’espressione “Happy Hour” è passata a indicare, prima nei paesi anglosassoni e poi anche nel resto del mondo, un periodo durante il quale un bar o ristorante offre sconti od offerte speciali sulle bevande, solitamente quelle alcoliche. Di solito è una pratica che ha luogo nel tardo pomeriggio.
Viste le ovvie potenziali conseguenze negative dell’offrire alcool a prezzi ridotti, negli ultimi anni l’usanza dell’Happy Hour è stata regolamentata meglio, con limitazioni apposite. Ciò non toglie che, se praticato in maniera assennata e soprattutto circondati da persone con cui si sta bene, l’Happy Hour può rappresentare un momento di gioia e convivialità.
Quindi che aspettate? Oggi è il giorno giusto per festeggiare! E se non avete voglia di uscire, organizzarlo a casa per gli amici non dev’essere per forza uno stress: il segreto è dotarsi in anticipo di quelle due o tre scelte alcoliche e analcoliche che possano accontentare tutti, ad esempio birre, spritz e succhi di frutta, e ovviamente tanti stuzzichini, perché l’orario perfetto è prima di cena, tra le 18 e le 21!
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al radicchio di Chioggia)