Segreti in tavola

13.07.2021
Festeggiamo il French Fries Day!
PLAY

Cosa c’è di più godurioso di una piatto di patatine fritte calde e ben fritte? Le cosiddette French Fries sono uno dei contorni più sfiziosi che ci siano, in tutte le versioni, che siano a fiammifero, a chips o nelle forme più fantasiose, e oggi le possiamo gustare a cuor leggero, visto che nel mondo si festeggia il French Fries Day!
Non possiamo non dire che non siano caloriche, ma ogni tanto concedersi una coccola di tanto in tanto è più che legittimo.

Cominciamo col dire che la frittura era una tecnica presente fra le popolazioni antiche ma per niente popolare. Ma è la paternità della ricetta che viene dibattuta tra due paesi la Francia e il Belgio: viene attribuita tradizionalmente ai belgi, che sembra usassero friggere striscioline di patate già dal Seicento, quando per le gelate non si poteva pescare nella Mosa, le mogli dei pescatori sostituirono il pesce fritto con delle fettine di patate, tagliate per lungo in modo da ricordarne la forma.

I francesi hanno ovviamente un’altra teoria: le patatine fritte sono state inventate dall’ufficiale medico Antoine-Augustine Parmentier, imprigionato in Prussia durante la guerra dei sette anni, Parmentier, per sopravvivere fu costretto a coltivare e mangiare patate, alimento fino a quel momento destinato agli animali perché portatore di diverse malattie per l‘uomo. Ne scoprì così il gusto delizioso, che cercò di introdurre in Francia al suo ritorno. Il primo chiosco francese di patatine fritte fu aperto nel 1789.

Se l’origine è dibattuta, una cosa è certa, sono i francesi ad aver introdotto le patatine fritte negli Stati Uniti, dove vennero appunto chiamate French fries. In America le Frites sono diventate famose grazie alle grandi catene di fast food: un piatto semplice, gustoso, veloce ed economico e che mette anche sete!

Oggi oltre alla versione classica, hanno un grande successo quelle tagliate a sfoglia, che si possono acquistare in busta e che sono l’accompagnamento ideale per un aperitivo, un bicchiere di vino o di birra: secondo la leggenda è stato lo chef newyorkese George Crum a idearle nel 1853.

A sviluppare l’industria delle chips è stata la Seconda Guerra Mondiale, periodo in cui tutti i beni non essenziali vennero razionati, a cominciare dallo zucchero e i dolci. Non avendo a disposizione dolciumi, la popolazione si riversò sulle patatine per soddisfare la voglia di snack, facendo così salire le vendite alle stelle.

Oggi ce ne sono davvero per tutti i gusti: e se le volete preparare nella maniera giusta, ricordatevi pochi semplici segreti: scegliete le patate giuste, ovvero quelle con la buccia rossa e quelle a pasta gialla, perché povere di amido, evitate, invece le patate novelle. Dopo averle sbucciate, immergetele in acqua ghiacciata per 10 minuti: in questo modo rilasciano l’amido. Quindi asciugatele con della carta da cucina e friggetele in olio extravergine d’oliva!