Segreti in tavola

08.09.2019
Fava tonka
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Sicuramente vi sarà capitato di sentir parlare della fava tonka, molto di moda negli ultimi anni soprattutto in ricette di alta pasticceria. È un ingrediente molto raffinato e dal gusto veramente speciale, e proprio per questo è diventata così gettonata!

La fava tonka, o più correttamente fava di tonka, è il seme dei frutti di dipteryx odorata, un albero tropicale originario del Sud America. Questi semi vengono fatti essiccare per circa un anno, fino a diventare neri e assumere le sembianze di patate rinsecchite.

Una volta essiccati, i semi di fava tonka sono pronti all’utilizzo. Non si mangiano interi, vengono grattugiati in piccole quantità per aromatizzare ricette di vario tipo, soprattutto dolci – di solito a cottura ultimata per conservarne il gusto.

La fava tonka ha un aroma simile a un connubio tra mandorla, vaniglia e miele, motivo per cui è molto apprezzata anche nella cosmetica oltre che in cucina. Il suo gusto travolgente è dovuto alla presenza di cumarina, una sostanza con blandi effetti sedativi e calmanti della tosse, ma velenosa se assunta in grandi quantità, tanto da essere stata resa illegale in America (ma viene usata lo stesso dai più grandi chef!).

Non abbiate paura però, non si tratta della prima e non sarà l’ultima sostanza tossica contenuta in ingredienti utilizzati in cucina. L’importante è non esagerare, ma una grattugiatina di fava tonka sui nostri biscotti non farà male a nessuno.

Oltre ai più classici connubi con ingredienti dolci, la fava tonka può essere utilizzata con tantissime altre ricette. Un segreto? Provatela insieme al cavolfiore, o grattugiatene un po’ sulle vostre creme di verdure o nei minestroni!