Segreti in tavola
Ti sei mai chiesto cosa accade a un formaggio quando viene nascosto… sotto terra? Succede in Emilia-Romagna, tra le colline di Sogliano al Rubicone, dove da secoli, ogni autunno, i formaggi vengono calati nelle misteriose “fosse” di tufo. Ma ce n’è una in particolare che racchiude un fascino unico: la Fossa dell’Abbondanza.
Qui, il tempo si ferma e la tradizione diventa magia. A fine agosto, i casari portano le forme, le avvolgono in sacchi di lino e le adagiano con cura dentro la fossa, chiusa poi con sigilli di argilla e sabbia. Per tre lunghi mesi, il formaggio matura al buio, in un ambiente umido e senza ossigeno, dove i microrganismi naturali trasformano la pasta, rendendola più compatta, il profumo intenso, il sapore piccante e persistente.
Alla riapertura, a dicembre, la fossa sprigiona un aroma inconfondibile: è il momento della “sfossatura”, una vera festa per i sensi. I formaggi della Fossa dell’Abbondanza non sono tutti uguali: si tratta di autentici tesori caseari, dal Pecorino al Vaccino, fino ai misti, ciascuno con la propria personalità e il proprio equilibrio tra dolce e sapido.
Il segreto? Sta proprio nella fossa: la sua forma, la profondità e la composizione delle pareti creano un microclima unico, irripetibile altrove. È questo a rendere il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP una delle eccellenze più affascinanti dell’Emilia-Romagna.
Perfetto con miele, marmellate o qualche goccia di aceto balsamico tradizionale, il formaggio di fossa è un viaggio nella storia e nella terra, un rito che ogni anno si rinnova per ricordarci che la vera abbondanza… nasce dalla pazienza e dal rispetto per le tradizioni.
Vuoi scoprire il gusto dell’attesa? Allora segui il profumo della Fossa dell’Abbondanza: lì, sotto pochi metri di terra, l’Italia custodisce un tesoro che vale oro.