Segreti in tavola

12.10.2025
Domenico Villani ci svela i segreti del Frico
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Che cosa rende un piatto semplice capace di raccontare l’anima di un territorio? In Friuli la risposta è il Frico: una ricetta nata secoli fa nelle cucine contadine, quando nulla andava sprecato e il formaggio di malga, soprattutto il Montasio, diventava il protagonista di piatti caldi e sostanziosi. Con patate e cipolla, le massaie preparavano una sorta di tortino filante, nutriente e confortante dopo il lavoro nei campi.

 

Oggi il Frico è un’icona della tradizione friulana, e se ne conoscono due versioni amatissime: il Frico morbido, ricco e avvolgente, che si gusta a fette, e il Frico croccante, leggero e friabile, perfetto come cialda dorata da assaporare da sola o come base creativa per antipasti e contorni.

 

Il Frico croccante è forse quello che più colpisce i palati curiosi: si prepara grattugiando il Montasio stagionato e lasciandolo fondere in padella fino a ottenere una sfoglia sottile e dorata, che una volta raffreddata si spezza con un suono inconfondibile, il “crunch” che conquista.

 

Così, da piatto povero a simbolo di identità gastronomica, il Frico è diventato un emblema di convivialità: lo si trova nelle sagre di paese, nei ristoranti tipici, e in ogni occasione in cui il Friuli vuole raccontarsi attraverso il gusto autentico della sua tradizione.