Da Non Perdere

04.12.2020

Il nuovo libro di Corrado Ruggeri “Domani” (Edizioni Ponte Sisto) fa pensare alla frase di De André nella canzone Dolcenera “Oltre il muro dei vetri si risveglia la vita che si prende per mano a battaglia finita“. Questo perché il retrogusto dolce amaro del romanzo è ben tangibile.
E’ amaro perché le protagoniste sono tre città che la  storia ha voluto martiri, terreno di guerra e devastazione, Beirut, Sarajevo, Phnom Penh. E’ dolce perché a raccontarle è Corrado Ruggeri, instancabile viaggiatore che nella sua vita ha ripetutamente calpestato le vie di quei posti. Li conosce e li ama.
Ma non solo. Il romanzo è una storia di rinascita e di speranza, così come suggerisce la copertina “Un inno alla vita dolce e forte come la speranza”.
La storia segue le vicende di diversi protagonisti. Gorian, bosniaco di gigantesco aspetto che ha scelto la via del mare cambogiano per rinascere. Qui il suo cammino si incrocia con quello di Amina, ex guerrigliera in Sri Lanka con la quale si crea un sodalizio vincente: i due combatteranno ogni tipo di ingiustizia e a questo proposito in Cambogia c’è tanto da fare, costellato di ingiustizie com’è il paese. Soprattutto nel mondo dell’infanzia. E’ qui che subentra un altro personaggio centrale, Silvia. Lei è la sorellastra italiana di Amina insieme alla quale gestisce un orfanotrofio in città. L’avventura, straordinaria e drammatica, inizia dopo che Silvia non riesce a rimanere indifferente allo sguardo di un bambino, devastato dalle atrocità belliche.
In questo sfondo si aggira Andrea, giornalista cinico ma umanissimo, che sceglie la via dell’esilio professionale deluso com’è dalla professione che non è più la stessa dei tempi in cui l’aveva scelta. Un personaggio che condivide tratti biografici dell’autore.
Infine le vere protagoniste di Domani sono loro, le città. Posti che godono del fascino vitale e del tormento irrequieto di chi ha sofferto.
I personaggi sono lì ad insegnarci che nonostante la sofferenza, la vita, appunto, si risveglia e il domani deve essere migliore di oggi.

Nell’intervista ci racconta il suo romanzo, i tratti biografici, il suo animo viaggiatore e un po’ di alcuni posti del cuore.

 

Corrado Ruggeri nasce a Roma nel 1957. E’ un giornalista (per anni caporedattore della Cronaca di Roma del Corriere della Sera) e scrittore italiano che da appassionato viaggiatore ha scritto numerosi reportage, libri di viaggio e romanzi. Farfalle sul Mekong, che è alla decima edizione per Feltrinelli, è un classico della letteratura da viaggio. Tra le sue opere anche Bambini d’Oriente, Il canto delle lucciole, Sì viaggiare, Il drago e la farfalla, Papà Mekong, La mia Asia, Storie di Bangkok.
Con il suo blog dedicato ai viaggi “I viaggi di Corrado Ruggeri” ci porta in tutto il mondo e  ce lo racconta con gli occhi e le parole di chi crede, con razionale ottimismo, che la diversità sia una ricchezza.