Segreti in tavola

31.10.2025
Dolcetto, scherzetto… o zucca nel piatto? Ecco il menù di Halloween!
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Ti sei mai chiesto da dove arriva la festa di Halloween, e perché in questa notte piena di mistero la zucca sia diventata la vera regina della tavola?

Le sue origini affondano nelle antiche tradizioni celtiche di Samhain, la festa che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Era un momento di passaggio, quando – si credeva – il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo alle anime di tornare per una notte sulla terra. Col tempo, il Cristianesimo trasformò Samhain in “All Hallows’ Eve”, la vigilia di Ognissanti… da cui nasce, appunto, Halloween.

 

E mentre in America la festa è diventata quella dei “dolcetto o scherzetto”, in Italia abbiamo imparato a celebrarla con un tocco di gusto tutto nostro.

La zucca, simbolo di prosperità e protezione, domina la scena con i suoi colori caldi e la sua dolcezza naturale. E così, da Nord a Sud, ecco spuntare in tavola tante ricette tradizionali italiane a base di zucca, perfette per la notte più stregata dell’anno.

 

Nel Mantovano, i tortelli di zucca profumano di mostarda e amaretti, e raccontano secoli di storia contadina. In Veneto si prepara il risotto alla zucca, cremoso e vellutato, magari con una grattugiata di Monte Veronese o Asiago. In Emilia spunta la lasagna con zucca e salsiccia, mentre nelle Marche e in Umbria la zucca si trasforma in zuppa rustica con legumi e crostini.

Scendendo più a Sud, in Campania e in Sicilia la zucca diventa “cucuzza fritta” o marinata con aceto e menta, servita come antipasto o contorno dal profumo irresistibile.

 

E per chiudere in dolcezza? I muffin di zucca e cioccolato, o una pumpkin pie reinterpretata all’italiana, con ricotta e cannella.

 

Tra candele tremolanti e risate mascherate, anche la paura diventa appetitosa. Perché a Halloween, tra un dolcetto e uno scherzetto, il vero incantesimo è quello che nasce in cucina — con la zucca, la regina d’autunno, a fare da stella assoluta.