Good Life

10.01.2020

Per perdere i chili di troppo un suggerimento arriva da un articolo pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’ che sottolinea che fra i regimi alimentari dai risultati scientificamente più attendibili, c’è il cosiddetto ”digiuno intermittente”. Per 25 anni è stato studiato l’impatto sulla salute del digiuno intermittente e si è arrivati alla conclusione che, privarsi del cibo a periodi alterni potrebbe far parte di uno stile di vita sano. Le diete a digiuno intermittente rientrano generalmente in 2 categorie: l’alimentazione giornaliera a tempo limitato, che restringe i tempi di consumo di cibo a 6-8 ore al giorno; e il cosiddetto digiuno intermittente 5:2, in cui le persone consumano un pasto al giorno di dimensioni molto ridotte per due giorni a settimana. Una serie di studi hanno dimostrato che l’alternanza tra i periodi di digiuno e di alimentazione, favorisce la salute delle cellule, probabilmente innescando un meccanismo di adattamento chiamato ”commutazione metabolica”. Questo interruttore scatta quando le cellule iniziano a consumare le loro riserve di zucchero e a convertire il grasso in energia attraverso un processo metabolico più lento. Le ricerche hanno anche dimostrato che questo sistema migliora la regolazione della glicemia, aumenta la resistenza allo stress e sopprime l’infiammazione. Sempre nell’articolo si afferma che il digiuno intermittente riduce anche la pressione sanguigna, i livelli di lipidi nel sangue e la frequenza cardiaca a riposo.