Good Life

18.05.2022

I capelli non fanno male, eppure potresti giurare di avere provato dolore più di una volta, magari slegando la coda dopo una lunga giornata in cui hai mantenuto le chiome raccolte. Come mai? Non sono i capelli il motivo del dolore. Nel senso che tu avverti il male in quella zona, ma non sono loro a produrlo.  I follicoli piliferi sono tra i primi recettori del dolore. I tuoi capelli sono di conseguenza una piccola componente del tuo sistema nervoso, quindi quando li tiri eserciti una pressione sulle terminazioni nervose che sono alla radice del follicolo. E se lo fai con troppa forza, potresti irritarle. E non è tutto, perché quando raccogli le chiome in una determinata acconciatura, si adattano ad assumere una certa posizione. A loro volta anche le terminazioni nervose si abituano ai capelli in quella direzione e quando li sciogli, le terminazioni nervose vengono nuovamente stimolate, quindi il tuo cuoio capelluto diventa più sensibile e ricettivo. Oltre alla stimolazione delle terminazioni nervose, esistono altre cause che possono provocare dolore al cuoio capelluto. Quali sono? Mancanza di adeguata igiene. Se non lavi i capelli regolarmente, gli oli prodotti dal cuoio capelluto si accumulano naturalmente intorno al fusto del capello. Oppure, chi soffre di mal di testa, spesso avverte anche dolore ai capelli. Inoltre la causa può essere una scottatura solare. Di sicuro non si può  prevenire il dolore ai capelli e al cuoio capelluto. Ma puoi adottare alcune misure di buon senso, come: evitare di utilizzare prodotti che possono provocarti dermatite; lavarti regolarmente i capelli e non usare acconciature costrittive per periodi prolungati.

 

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato al latte da utilizzare per i capelli)