Segreti in tavola

06.11.2019
Crudo di Cuneo DOP
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È innegabile che in Italia produciamo alcuni tra i migliori prosciutti al mondo. E oltre a quelli più famosi ce ne sono altri meno conosciuti ma altrettanto buoni e di qualità. È il caso del gustosissimo Crudo di Cuneo, prodotto in piccola quantità da alcuni piccoli allevatori tra Cuneo, Asti e Torino.

È una zona protetta dalle Alpi, quindi sempre abbastanza temperata, che non viene colpita dai venti o dalle basse temperature. Tutti i suini vengono allevati in questa zona, che ne garantisce l’ottima salute e alimentazione.

La produzione del Crudo di Cuneo si tramanda di padre in figlio ormai da secoli, e giustamente questo prodotto ha ottenuto il riconoscimento DOP, l’unico conferito a un prosciutto piemontese.

Il crudo di Cuneo può vantare la filiera produttiva più corta d’Italia, di circa 60 km, riducendo così il rischio che si formino eventuali ammaccature durante gli spostamenti.

Questo prosciutto pesa tra gli 8 e i 12 kg, è disossato senza essere pressato per non compromettere gli aromi, poi legato a mano. I suini utilizzati devono avere almeno 8 mesi. Il processo di produzione del prosciutto di Cuneo prevede la salagione, eseguita con sale di prima qualità e facoltativamente altri aromi come pepe nero, alloro, rosmarino o noce moscata. Non sono ammessi conservanti e la stagionatura deve durare almeno 10 mesi in locali appositi che beneficiano delle correnti naturali.

Il Crudo di Cuneo è di colore rosso vivo e con poco grasso, il gusto è delicato e tendente al dolce, e la consistenza morbida e burrosa. È gustosissimo in abbinamento con melone e fichi, ma anche semplicemente con del pane e magari un bel bicchiere di vino locale.

Un segreto per gustarlo al meglio? È meglio affettare il Crudo di Cuneo DOP poco prima di consumarlo e proteggerlo con carta alimentare fino al momento di servirlo, perché l’aria e la luce tendono ad asciugarne la superficie e possono provocare la perdita di alcune caratteristiche organolettiche.