Good Life

11.08.2019

Quando compriamo una crema solare dovremmo sceglierla con attenzione in base al fattore di protezione dichiarato sulla confezione. Potrebbe però non bastare, soprattutto dopo le recenti scoperte di Giugno. Ci sono creme che non hanno superato i test per essere considerate creme solari per bambini a protezione 50+. In altre parole, la loro efficacia protettiva si è rivelata di gran lunga inferiore a quella dichiarata sulla confezione. Questi prodotti, già segnalati al Ministero della Salute, al quale è stato anche richiesto il ritiro dal mercato, secondo le prove di laboratorio hanno un’efficacia protettiva che non corrisponde al SPF (Fattore di Protezione Solare) 50+. Secondo tali prove, hanno fatto registrare un valore reale di SPF inferiore al 20, rientrando così tra le creme di protezione media, e non alta. Oltre alla capacità di protezione dal sole, per scegliere un solare efficace per i più piccoli è meglio valutare anche l’INCI, l’etichetta che elenca gli ingredienti presenti nei prodotti cosmetici. Cosa significa protezione 50+? Il fattore 50+ è il valore dell’SPF, corrisponde cioè a quanto la crema solare è in grado di filtrare i raggi UVB. Questo tipo di raggi costituisce il 5% delle radiazioni ultraviolette, quelle responsabili dell’abbronzatura ma anche delle allergie e dei tumori della pelle. Il valore 50+ è quello che garantisce la protezione più alta dai raggi UVB, più precisamente non protegge al 100%, ma fino al 97%. E non è finita qui. Per essere davvero solari, le creme devono filtrare anche i raggi UVA con una protezione che è stata stabilita dover essere pari almeno ad un terzo dell’SPF. I raggi UVA sono quelli che passano anche attraverso le nuvole e a cui siamo esposti sempre. Per sapere se un prodotto solare protegge anche dai raggi UVA dobbiamo cercare sulla confezione un bollino cerchiato che riporta la dicitura UVA.