Segreti in tavola

14.04.2025
Clara Vada Padovani e i Segreti del Biancomangiare
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Clara Vada Padovani, esperta narratrice gastronomica e autrice di numerosi libri sulla storia della cucina italiana, ci guida alla scoperta del Biancomangiare. Questa antica pietanza, un tempo protagonista della Quaresima e oggi purtroppo quasi dimenticata, racchiude una storia ricca e affascinante.

Le origini del Biancomangiare: un nome che evoca purezza

Il nome stesso del biancomangiare deriva dalla sua caratteristica principale: la prevalenza di ingredienti di colore bianco, da sempre associato a un senso di purezza. Questa peculiarità non è solo estetica, ma affonda le radici in antiche tradizioni culinarie.

Radici arabe e diffusione nel Medioevo: la storia del Biancomangiare

Le origini del biancomangiare sono avvolte nel mistero, ma si ipotizza una forte influenza della cultura araba. La presenza di ingredienti come le mandorle, la farina di riso, il latte (originariamente di pecora, capra o di mandorle), lo zucchero e, in alcune varianti, il lardo e lo zenzero, suggerisce un legame con le tradizioni culinarie del Medio Oriente.

Tuttavia, a partire dal XII-XIII secolo, il biancomangiare si diffuse in tutte le gastronomie europee, diventando un vero e proprio simbolo della cucina del Medio Evo. La sua “culla” viene spesso indicata nella Francia.

Il Biancomangiare oggi: la tradizione siciliana del “biancumangiari”

Oggi in Italia, il biancomangiare si presenta principalmente come un delicato dessert al cucchiaio, ancora preparato a livello familiare in molte regioni del Sud. Un ruolo di primo piano spetta alla Sicilia, dove si conserva la tradizione più autentica di questa antica ricetta. Qui, il “biancumangiari” (la denominazione dialettale) è una squisita crema bianca a base di latte di mandorle, un vero e proprio vanto della gastronomia locale.

Il riconoscimento PAT per il Biancomangiare siciliano

La Regione Sicilia ha recentemente riconosciuto il valore storico e culturale del biancumangiari inserendolo tra i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) italiani, un importante sigillo di qualità e autenticità.

Grazie al racconto appassionato di Clara Vada Padovani, riscopriamo la storia affascinante di un piatto che ha attraversato i secoli, mantenendo intatto il suo fascino e la sua bontà.