Travel Experience

16.06.2021
Chefchaouen, la perla blu del Marocco
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Amici nel blu dipinto di blu è uno strepitoso successo italiano ma assolutamente perfetto per la città dove vi porto oggi: Chefchaouen, una città dove tutte le case sono rigorosamente blu.
La teorie sul perché le case di Chefchaouen sono blu sono tante e fantasiose. Alcuni sostengono che siano state dipinte di blu dagli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola nel XV secolo. Secondo altri vengono dipinte di blu per tenere lontane le zanzare, o per rappresentare il mare, o per tenere fresche le case durante i mesi estivi.
Nessuna di queste teorie sembra molto attendibile, ciò che è certo è che ormai quest’usanza nata chissà quando e chissà perché è destinata a durare.
Io ho trovato Chefchouen adorabile, temevo di trovare una città iperturistica e sopravvalutata, assai meno interessante di quanto la sua fama non
facesse credere, invece ho finito per innamorarsene perdutamente.
È davvero una delle città più belle del Marocco settentrionale, e probabilmente di tutto il Marocco. Situata ai piedi delle aspre montagne del Rif ho trovato una cascata di case dalle pareti blu armonicamente inserite in un meraviglioso paesaggio naturale. Un paradiso per fotografi e instagrammers, che ad ogni angolo trovano lo scorcio ideale per uno scatto mozzafiato o lo sfondo perfetto per stories attira-followers.
Nonostante la fama di Chefchaouen sia aumentata in maniera proporzionale alle quantità di foto e video pubblicati su Instagram, la Perla Blu del Marocco rimane una città tutto sommato tranquilla, rilassata e pittoresca.
Turistica sì, ma ancora un mondo a sé rispetto al caos di Marrakech e Fez.
Mi sono perso tra le famose viuzze della medina dominata e fiancheggiata da case dipinte di blu, un’emozione che durante il mio viaggio in Marocco non potevo proprio negarmi.
Le sue dimensioni contenute hanno fatto sì che l’abbia tranquillamente visitata in giornata, ma oggi dico che è stato un peccato arrivare in questo piccolo paradiso solo per una veloce toccata e fuga.
In assoluto il momento più bello è stata la passeggiata dal centro di Chefchaouen fino alla cascata formata dal fiume Ras el-Maa; questa cascata è in realtà un
insieme di piccole cascate che formano salti di pochi metri, ma è bella da vedere per il contesto in cui è inserita: un angolo di verde a ridosso delle mura della medina.
Non essendo molto distante dal centro, l’ho raggiunta facilmente a piedi. Un momento perfetto per un cambio di scenario quando il blu iniziava a stuccarmi e le strette viuzze della città vecchia iniziavano a darmi la claustrofobia. Come si dice il mondo è bello perché è vario.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Damasco)