Segreti in tavola

07.04.2025
Che differenze ci sono tra gli asparagi selvatici e gli asparagi coltivati?
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Gli asparagi, delizie primaverili, si dividono in due grandi categorie: selvatici e coltivati. Entrambi offrono un’esperienza culinaria unica, ma si distinguono per caratteristiche specifiche.

Asparagi Coltivati: Varietà e Sapori

  • Gli asparagi coltivati si presentano in tre varietà principali: verdi, bianchi e violetti.
  • Asparago di Altedo IGP: Tenero e dolce, perfetto per risotti e vellutate.
  • Asparago Bianco di Bassano DOP: Coltivato al buio, ideale con salsa bolzanina.
  • Asparago Violetto di Albenga: Delicato e fruttato, ottimo lessato o con fonduta di formaggi.

Cottura degli Asparagi Coltivati:

  • Lessatura: Immersione in acqua bollente, lasciando le punte fuori per preservarne la consistenza.
  • Cottura al vapore: Per una consistenza croccante e per conservare sapore e nutrienti.
  • Saltati in padella o grigliati: Per un gusto intenso, con burro, aglio o per accompagnare carni e formaggi.

Asparagi Selvatici: Gusto Intenso e Versatilità

  • Gli asparagi selvatici sono più sottili e dal sapore deciso.
  • Ideali cotti in padella con olio e sale, o aggiunti a frittate e risotti.
  • Non necessitano di precottura, il loro sapore si esalta direttamente nelle preparazioni.

Sia selvatici che coltivati, gli asparagi sono un ingrediente versatile, perfetto per arricchire i piatti primaverili.