Come tutti gli uomini anch’io ho un nome di donna preferito, ed è sempre stato Carolina, ma essendo un uomo sempre un po’ indeciso, non mi sono mai deciso tra Carolina del Nord e Carolina del Sud; fino al giorno in cui sono arrivato, mentre stavo già negli Stati Uniti, a Charlotte, la più grande città della Carolina del Nord.
Insomma dopo nome e direzione definitivi scelti, da buon italiano ho goduto di tutto ciò che la città aveva da offrire grazie al clima che, nei sette giorni in cui sono stato lì, mi ha regalato cieli azzurri e giornate di sole splendente.
Il mio arrivo a Charlotte come idea aveva di base la mia passione per i motori e per le auto veloci, ma sono rimasto subito estasiato anche dai filobus di Gold Rush che mi hanno ricordato i tram storici e che offrono servizi di trasporto eccellenti fino al centro culturale della città. Qui ho assaggiato il Big Kahuna Burger.
Sappiate che nei locali esiste il gioco che se riesci a finirlo tutto non lo paghi! Data la dimensione del panino per la prima volta nella mia vita la mia pancia non si è fatta capanna, ma grattacielo, e ce l’ho fatta alla grande.
E’ solo a metà del terzo giorno che sono riuscito a sperimentare la tradizione delle auto veloci, andando al Charlotte Motor Speedway, dove i migliori piloti raggiungono velocità fino a 320 chilometri all’ora.
Ho poi terminato il mio giro in ottani alla Nascar Hall of Fame, dove esistono incredibili reperti delle gare più importanti mai svolte a Charlotte.
Il giorno dopo pensando che in fondo una donna si può sfiorare solo con un fiore ho portato la mia compagna ad ammirare le orchidee e altri fiori sul confine della Carolina del sud nel Giardino botanico di Daniel Stowe. La sera, per placare la fame di musica dei miei ragazzi, ho portato tutti al NC Music Factory ad ascoltare dell’incredibile musica dal vivo On the road…dove I Need a Dollar dice bando alla crisi e diventa solo una eccellenza acustica per tutti.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Orlando)