Segreti in tavola

21.09.2025
Cesare Mazzetti ci svela i segreti della nuova edizione di Acetaie Aperte
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Dal 26 settembre al 4 ottobre, Modena e la sua provincia si preparano ad accogliere una nuova, sorprendente edizione di Acetaie Aperte. In questa puntata Leonardo Giacobazzi, produttore e vicepresidente del Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, ci svela i segreti della nuova edizione: non più solo una giornata, ma un’intera settimana dedicata all’“oro nero” modenese, con degustazioni, visite guidate e attività speciali che trasformeranno il territorio in un grande palcoscenico del gusto e della cultura.

Quella che si inaugura è la 24ª edizione, organizzata da Le Terre del Balsamico, che dal 2002 apre le porte delle acetaie per raccontare i segreti del Balsamico di Modena, DOP e IGP. Quest’anno il format si rinnova e si amplia, coinvolgendo luoghi simbolo della città come il Teatro Comunale Pavarotti-Freni e la Biblioteca Civica Delfini, a dimostrazione di quanto il Balsamico non sia solo un prodotto, ma parte viva della cultura e dell’identità modenese.

Il sipario si alzerà il 26 settembre al Teatro Comunale con la “Bohème”, per poi proseguire con incontri, tavole rotonde, concerti e performance che intrecciano arte, musica, letteratura ed enogastronomia. Domenica 28 settembre oltre 45 acetaie apriranno le loro porte per accogliere il pubblico tra botti, profumi e assaggi unici, raccontando le storie di famiglie e maestri che da secoli custodiscono il segreto del Balsamico.

E non mancheranno le novità: la nascita del primo Osservatorio Turismo & Aceto Balsamico, attività sensoriali e culturali alla Biblioteca Delfini, il ritorno della “Consorteria di Spilamberto” con la cottura del mosto dal vivo, e infine la serata conclusiva del 4 ottobre con l’evento “Batterie d’eccellenza” al Museo Enzo Ferrari.

Un programma ricco e diffuso, che unisce le eccellenze del territorio – dal Belcanto all’automotive, dall’arte al cibo – e che si candida a essere un vero volano per il turismo enogastronomico. Perché, come ricorda il Sindaco Massimo Mezzetti, l’Aceto Balsamico di Modena è una forma d’arte, un patrimonio che presto potremmo vedere riconosciuto anche dall’UNESCO. Tutti i dettagli e il calendario degli eventi sono disponibili su www.acetaieaperte.com.