Andate matti per il cioccolato ma siete a dieta? Potreste provare a sostituirlo con la carruba, una pianta ormai quasi dimenticata ma spesso utilizzata proprio come surrogato del cacao e del cioccolato, sia per il sapore molto simile, sia per la consistenza e il colore.

La carruba è il frutto del carrubo, un grande albero sempreverde con una folta chioma, che cresce ed è coltivato nel bacino del Mediterraneo (anche in Italia), e che molti inseriscono nella famiglia delle fabacee; di conseguenza le carrube possono essere considerate legumi, anche perché si presentano in baccelli marroni, spessi e duri, che al loro interno contengono dei semi scuri, anche questi molto duri.

È proprio dalla macinazione dei semi, che ovviamente non sono commestibili al naturale, che si ottiene la farina di carruba, il prodotto di questa pianta più diffuso in commercio, solitamente utilizzato come sostituto del cacao o del caffè per ottenere bevande calde. Esiste anche una pasta di carruba, utilizzata per ottenere tavolette simili a quelle di cioccolata, e un estratto secco, molto diffuso in erboristeria e solitamente abbinato allo zenzero in caso di colon irritabile.

E non è l’unico vantaggio della carruba dal punto di vista salutistico: le carrube sono ricchissime di fibre, proteine e antiossidanti, in particolare flavonoidi. Inoltre anche il contenuto di vitamine e sali minerali è molto alto. La presenza di fibre aiuta a stimolare il senso di sazietà e a regolare il funzionamento intestinale. E non dimentichiamo che la farina di carruba ha potere addensante e legante, e ha la capacità di assorbire acqua fino a 100 volte il suo peso, trovando grande impiego nell’industria alimentare.

Un segreto? Provate a utilizzare la farina di carrube per fare la pasta, che verrà molto più profumata e colorata. Per ogni 400 g di farina normale, aggiungetene 100 di farina di carrube. La pasta avrà un sapore delicato ma aromatico che si sposa benissimo con sughi dal sapore deciso, per esempio funghi e tartufo.