Segreti in tavola

10.03.2025
Carciofi: Romanesco, Sardo e Violetto a confronto
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I carciofi sono un vero tesoro della cucina italiana, ricchi di gusto e benefici per la salute. In primavera, li troviamo freschi e pronti per essere gustati in mille modi. Ma quali sono le differenze tra le diverse varietà? Scopriamolo insieme, esplorando le caratteristiche di tre carciofi italiani: Romanesco, Spinoso Sardo e Violetto.

Perché i carciofi fanno bene?

  • Ricchi di fibre: aiutano la digestione e la regolarità intestinale.
  • Vitamine e minerali: fonte di vitamina C, K, folati, potassio, magnesio e ferro.
  • Antiossidanti: contrastano lo stress ossidativo grazie a polifenoli e flavonoidi.
  • Depurativi: stimolano fegato e reni grazie alla cinarina.
  • Salute del cuore: aiutano a controllare il colesterolo.
  • Poche calorie: perfetti per una dieta sana.

Le 3 varietà di carciofi più amate:

1. Carciofo Romanesco

  • Origine: Lazio (Ladispoli e Cerveteri).
  • Aspetto: rotondo e compatto, foglie larghe senza spine, colore verde-violaceo.
  • Sapore: dolce e delicato.
  • Come gustarlo:
    • Alla giudia (fritto).
    • Alla romana (stufato).
    • Crudo in insalata.

2. Carciofo Spinoso Sardo DOP

  • Origine: Sardegna (Cagliari, Oristano e Sassari).
  • Aspetto: allungato e appuntito, spine gialle, colore verde-bronzo.
  • Sapore: intenso e amarognolo.
  • Come gustarlo:
    • Crudo con olio e pecorino.
    • In zuppe e primi piatti.
    • Grigliato o in padella.

3. Carciofo Violetto

  • Origine: Liguria, Sicilia, Toscana e Puglia.
  • Aspetto: forma conica, colore viola intenso.
  • Sapore: delicato, leggermente amarognolo.
  • Come gustarlo:
    • Fritto, gratinato, ripieno.
    • Come contorno.
    • Nei sughi per la pasta.