Segreti in tavola

06.04.2021
Carbonara Day: Andrea Zarattini ci svela che vino ci vuole per la Carbonara
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“Ho 40 anni, sono piemontese, e ho una laurea in legge con specializzazione nei servizi pubblici, professione che ho svolto fino al dicembre del 2016.
Vivrei ad Asti ma è più facile trovarmi a Montalcino, nelle Langhe o in Francia. Sono cresciuto giocando tra i fornelli ed i mattarelli delle mie nonne veneto-romagnole e fino a vent’anni non ho toccato il vino. La folgorazione è arriva grazie ad un Primitivo di Manduria, quella è stata la prima di una lunga serie di bottiglie che non si è ancora interrotta.” Così si presenta Andrea Zarattini che a partire dal 2016 diviene sommelier in pochissimo tempo e comincia ad occuparsi di formazione e divulgazione del vino.

“Nel 2007 organizzai la mia prima manifestazione enologica ma fu nel 2014 che arrivò la svolta: con la collaborazione di due amici inventai barolobrunello la manifestazione che ancora oggi raduna appassionati di tutto il mondo per degustare la selezione dei migliori Barolo e Brunello di Montalcino secondo me.
barolobrunello diventa presto un appuntamento cardine per gli appassionati di vino, facendomi diventare, successivamente l’organizzatore, la voce e la faccia delle iniziative del Consorzio del Brunello di Montalcino in Italia. Nel 2017 arrivano le collaborazioni con grossi gruppi imprenditoriali con interessi nel mondo del vino, collezionisti e testate giornalistiche.
Nel 2017 si realizza anche, il sogno di lavorare dentro e non fuori una cantina: accetto il primo incarico da direttore.
Nel 2018 divento brand ambassador per la regione francese Alsazia e inizio ad avere una rubrica che si occupa di vino su un network nazionale.
Oggi sono un uomo di cantina, un compagno innamorato e un papà brontolone.”

info: www.andreazarattini.com 

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato allo zabaione freddo al moscato)