Travel Experience

12.04.2022
Capraia, il fascino dell’incontaminazione
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Le isole mi hanno sempre affascinato e in tanti anni in giro per il mondo ne ho visitate tante e in tante ho vissuto. Tutte hanno un carattere particolare, un loro fascino dovuto alla morfologia e alla storia che raccontano. Ma tra le tante isole in cui ho vissuto ce ne è una che ha il potere di rapire il cuore dei naviganti che vi approdano e di legarlo strettamente a sé, per sempre. Questa magia fa sì che anche una volta rientrati sulla terraferma una parte del nostro spirito rimanga ammaliato da questo luogo. Oggi vi porterò a scoprire quest’ isola per me magica, Capraia. In provincia di Livorno, anche se più vicina alla Corsica, Capraia fa parte dell’arcipelago toscano. Abitata in inverno da poco meno di 400 persone quest’isola è un vero gioiello. Aspra, con scogliere scoscese da un lato e più morbide dall’altro, in estate è una meta molto ambita ma, proprio per la sua asprezza, mai invasa dalla massa. Dalla preistoria ai giorni nostri la storia di Capraia è ricchissima e i tanti ritrovamenti lo testimoniano. Pensate che fino al 900 esisteva un dialetto capraiese che nasceva dalla fusione del corso con il toscano ed il ligure. Peccato che si sia perso. Quello che non si è perso è quel mare meraviglioso che la circonda, quella costa che dalla barca vi regalerà scorci strabilianti e i tanti punti panoramici come la Torre del Porto o la Torre dello Zenobito. La stagione turistica si conclude a fine ottobre con la sagra del Totano. E’ il momento di mettere le barche in secca, chiudere gli alberghi e prepararsi ad affrontare l’inverno che qui è lungo ma con un fascino straordinario.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Okinawa)