Segreti in tavola

07.09.2019
Capesante
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Sapevate che i molluschi sono stati tra i primissimi alimenti consumati dall’uomo? È incredibile che dopo tanto tempo siano ancora considerati una prelibatezza!

Tra questi, oggi voglio parlarvi di un mollusco molto apprezzato in cucina, anche se non particolarmente diffuso in Italia: la capasanta, o conchiglia di San Giacomo. Questi bivalvi, che sicuramente conoscete almeno di vista, presentano una grande conchiglia con costole striate e ben marcate, composta da due valve di forma e colore diversi, una più convessa e chiara, l’altra piatta e dal colore bruno. All’interno il frutto è diviso in due parti, una cilindrica, bianca e carnosa, l’altra più morbida e arancione brillante.

Le capesante sono molto diffuse nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico e si spostano nel mare con grande velocità aprendo e chiudendo rapidamente le valve in modo da far fuoriuscire l’acqua dando origine a una vera e propria propulsione.

Questi molluschi presentano caratteristiche nutrizionali molto interessanti: sono ipocaloriche e contengono proteine ad alto valore biologico, oltre a una discreta quantità di vitamine e sali minerali. E per quanto riguarda il gusto, è dolce e caratteristico.

Le capesante erano già considerate una prelibatezza tra gli antichi greci, pensate che Aristotele e Senocrate ne parlarono nei loro scritti, esaltandone il gusto! Oggi sono molto apprezzate nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ma anche in Inghilterra e negli Stati Uniti, e vengono cucinate in vari modi diversi: fritte, alla griglia, al forno, al vapore…

Il segreto per veri intenditori, ma solo se siete sicuri della provenienza e della freschezza delle capesante, è mangiarle crude, in una golosa tartare. Ma vi consiglio di lasciarle insaporire per almeno un’ora in una marinatura a vostra scelta prima del consumo, in modo da migliorarne la consistenza!