Good Life
Il 15 agosto ha il suono delle risate in spiaggia, il profumo delle grigliate in campagna, il ritmo lento delle città semivuote. È una delle feste più sentite d’Italia, sospesa tra sacro e profano, fede e tradizione popolare. Ha radici che affondano, addirittura, nell’antica Roma: fu l’imperatore Augusto, nel 18 a.C., a istituire i “Feriae Augusti”, un periodo di giorni di riposo e festeggiamenti dopo la fatica dei raccolti. Da lì il nome “Ferragosto”, che attraversa i secoli e si fonde, nel calendario cristiano, con la celebrazione dell’Assunzione di Maria, salita in cielo con corpo e anima. Un giorno di luce, di speranza, di benedizione estiva.
Nel tempo, Ferragosto è diventato sinonimo di gite fuori porta, picnic, processioni, fuochi d’artificio e persino tradizioni curiose, come quella di bagnarsi a mezzanotte o fare il primo bagno in mare — qualunque sia la temperatura. Forse non sai che negli anni ’30, il regime fascista incentivò i “treni popolari di Ferragosto”: viaggi a prezzi agevolati per permettere anche ai meno abbienti una giornata al mare o in montagna, un’idea che fece nascere l’usanza, ancora viva, del pranzo all’aria aperta, sotto il sole agostano. Ferragosto è un punto fermo nell’estate italiana. Un giorno in cui il tempo sembra fermarsi per un brindisi, un bagno, un sorriso condiviso. Una pausa collettiva che sa di semplicità e leggerezza, di cose buone e genuine. E che, ogni anno, ci ricorda l’arte tutta italiana di celebrare la vita. Buon Ferragosto!