Segreti in tavola

24.03.2019
Batata
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Vi piacciono le batate?
No, non le patate! Le batate sono le cosiddette patate dolci o patate americane, che nonostante il nome non hanno niente a che vedere con le patate classiche, perché appartengono a una famiglia diversa.
Comunque la forma è molto simile a quella delle patate, così come la consistenza della polpa e della buccia, motivo per cui la batata si è guadagnata questi soprannomi, anche se bisogna sottolineare che non si tratta di un tubero, ma di una radice tuberosa.

La pianta della patata dolce è originaria delle aree tropicali dell’America ed è conosciuta e coltivata da circa 5000 anni. La sua esportazione in Europa e in Asia invece risale a dopo la colonizzazione delle Americhe.

Anche se nel nostro continente la batata non è diffusissima, nei paesi in via di sviluppo rappresenta uno degli alimenti fondamentali, tanto che è proprio in questi paesi che avviene il 95% della produzione mondiale di questi tuberi. Comunque la patata dolce è coltivata anche in Italia, dove in Puglia e in Veneto è addirittura riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale.

Dal punto di vista nutrizionale, la batata contiene ottime quantità di fibre, carboidrati, sali minerali (in particolare potassio e manganese) e vitamine, ma soprattutto tantissimo beta carotene, quasi quanto le carote.

Dato il suo sapore dolce, una sorta di via di mezzo tra patata e zucca, la patata dolce si presta a tantissime preparazioni, dolci e salate: al forno, fritta, in purè, e vi svelo un segreto: al contrario delle patate, la batata si può mangiare anche cruda; in questo modo si possono conservare molte delle sostanze nutritive che andrebbero perse con la cottura. E vi consiglio anche di conservare la buccia, dove si concentra la maggior parte di queste sostanze. La batata cruda è ottima come ingrediente di insalate, ma condita a nostro piacimento è buonissima anche da sola!