Travel Experience

23.10.2020
Atlanta
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“Domani è un altro giorno” diceva Rossella O’Hara in Via col Vento, allora fate che quel domani, vi porti ad Atlanta ovvero la capitale della Georgia.
Questa volta il mio viaggio era assolutamente indirizzato a ripercorrere un po’ la storia degli Stati Uniti, per questo sono arrivato ad Atlanta, ovvero su quello che un tempo era il territorio degli indiani Creek e Cherokee.
Ho così scoperto che il Wasiku, come i nativi chiamavano l’uomo bianco, hanno reso Atlanta la città con l’area metropolitana più popolata degli Stati Uniti d’America. Qui ho incontrato Mike, un mio vecchio amico di immersioni in Italia che vive lì e che mi ha mostrato una città moderna e mi ha subito portato in alcuni luoghi storici di quel tempo. Paterson Avenue è stata la prima, e mi ha ricordato che la città fu distrutta da un incendio durante la Guerra di Secessione ma venne immediatamente ricostruita, e divenne una città fiorente, sede di importanti snodi ferroviari per tutto il paese.
Mike ha insistito subito per il tour dei musei iniziando con l’Atlanta History Center ideale per un tuffo negli anni della guerra civile, dove ci si rende conto di quanto poi quella tragedia, attraverso armi, ricostruzioni storiche, presenti nelle varie sale, abbia portato poi all’unione di un paese. Un altro museo della città è il Jimmy Carter Library & Museum, situato in uno dei quartieri più caratteristici di Atlanta. Ma da amante dell’arte la nostra ultima tappa è stata al High Museum of Art, dove ho ammirato incredibili mostre dedicate al decoro, all’arte folkloristica e alla fotografia. L’appetito vien mostrando ed essendo la cucina di Atlanta basata sulla carne, Mike mi ha offerto una vagonata di pollo fritto, e questa volta non ho potuto fare a meno di bere la Coca-Cola perché proprio qui c’è la sede della Coca Cola Company. Un consiglio non chiedete la ricetta a nessuno perché tanto è ancora un segreto.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Chicago)