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E’ stata approvata dai vertici Atac la nuova macrostruttura aziendale, con la soppressione di nove direzioni e il rafforzamento della gestione operativa e strategica nelle mani dell’Amministratore Unico e del Direttore Generale.
Queste, in sintesi, le innovazioni introdotte nell’azienda capitolina dei trasporti per razionalizzare e rendere più efficiente la gestione. La nuova macrostruttura prevede, perciò, in capo all’Amministratore Unico, Armando Brandolese, le risorse necessarie alle funzioni di controllo e alle attività societarie, mentre al Direttore Generale, Marco Rettighieri, fanno capo le principali strutture gestionali.
La Direzione Corporate e la Direzione Operations sono le due nuove strutture specializzate rispettivamente in “gestione e controllo dei ricavi” e in “generazione dei costi e dei servizi”. Gli obiettivi che Atac si pone sono il rilancio dei processi industriali, sia sul piano dei costi che su quello delle prestazioni, e l’erogazione di un servizio sempre più incentrato sulle necessità della clientela, secondo i criteri della sostenibilità e dell’efficienza.
“La nuova organizzazione – ha spiegato il DG Rettighieri – unita al quadro di certezze rappresentato dal nuovo contratto di servizio consentirà all’azienda di traguardare l’obiettivo di una gestione efficiente con quello di un servizio adatto alle esigenze di una realtà complessa come è la capitale d’Italia. Atac farà quanto è nelle sue possibilità per arrivare alla scadenza del nuovo contratto di servizio, prevista per il 2019, con le carte in regola per partecipare all’evoluzione richiesta dal contesto normativo. Auspico che le istituzioni e i cittadini sostengano lo sforzo di Atac facendo ognuno quanto è nella loro responsabilità. La sfida che Atac deve affrontare è una sfida di tutta la città”.