Segreti in tavola
Oggi non vi siete svegliati con una smodata voglia di albicocche? Io sì, e so anche perché: oggi, 9 gennaio, si festeggia l’Apricot Day, la giornata dedicata a questo delizioso frutto. Purtroppo dovremo aspettare ancora un po’ di mesi per trovarle fresche di stagione!
Le albicocche hanno più di 5000 anni e sono originarie della Cina nordorientale, ma in Europa furono introdotte dagli arabi, a cui infatti devono il nome. Oggi l’Italia è uno dei maggiori produttori di albicocche, insieme a Francia, Spagna e Grecia.
È un frutto che fa molto bene: contiene tanta acqua e pochi grassi, è ricco di fibre, sali minerali, vitamine, beta-carotene e sostanze antiossidanti. Le albicocche fanno bene alla pelle, ai capelli, agli occhi, all’intestino e, in generale, sono un ottimo spuntino se si vuole fare il pieno di energia senza ricorrere al solito caffè!
In cucina gli utilizzi delle albicocche sono pressoché infiniti: si consumano fresche, essiccate, sciroppate; si utilizzano per preparare succhi, marmellate e gelatine; sono un gustoso ingrediente da aggiungere ai dolci; addirittura, vengono spesso utilizzate per aromatizzare liquori e in abbinamento con piatti salati, creando un gustoso contrasto di sapori. Insomma, sono un jolly! L’unico problema è la loro fragilità e la rapidità con cui deperiscono, quindi meglio consumarle il prima possibile.
In occasione dell’Apricot Day, vi racconto un segreto: si possono consumare anche i semi dell’albicocca, che si trovano all’interno del nocciolo. Grazie al loro sapore un po’ amarognolo, questi semi sono molto utilizzati nell’industria dolciaria (per esempio sono un ingrediente degli amaretti) e per aromatizzare alcuni liquori. Si possono consumare anche da soli, ma mi raccomando, con moderazione, perché oltre alle tante sostanze benefiche, questi semi contengono anche piccole quantità di acido cianidrico (cianuro insomma). Comunque è stato stimato che bisognerebbe mangiare più di 80 semi al giorno per risentirne, quindi possiamo stare tranquilli!