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E’ stata inaugurata oggi la mostra “Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento”, curata da David Ekserdjian, dedicata appunto a due protagonisti del Rinascimento italiano che con la loro arte hanno posto la città di Parma al centro dello sviluppo artistico italiano del Cinquecento.
Di Correggio sono stati selezionati circa venti dipinti che sottolineano non soltanto la carica emotiva e la gamma di sentimenti delle sue immagini religiose, ma anche le sue opere di soggetto mitologico, che ebbero un’enorme influenza sugli artisti successivi, dai Carracci, a Watteau, fino a Picasso. In mostra, tra gli altri, la Madonna Barrymore, il Ritratto di dama, Il martirio di Quattro santi; Noli me tangere, La Scuola di Amore, tutti prestati da musei italiani e stranieri, e Danae dalla Galleria Borghese di Roma.
In esposizione altrettanti dipinti di Parmigianino, di soggetto religioso e mitologico e ritratti, accompagnati da una selezione di opere su carta che mette in evidenza la diversità dell’approccio alla pratica del disegno: sostanzialmente funzionale per Correggio, quasi ossessivo per il Parmigianino. Tra i capolavori in mostra la grande Pala di Bardi, dell’artista appena sedicenne, ilSan Rocco dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo, la Madonna di San Zaccaria conservato agli Uffizi di Firenze, la Schiava turca della Galleria Nazionale di Parma e la cosiddetta “Antea“, tra i ritratti più sofisticati e misteriosi di tutto il Cinquecento.
Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento
12 marzo – 26 giugno
Scuderie del Quirinale
Informazioni www.scuderiequirinale.it