Segreti in tavola

16.05.2019
Alga Nori
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Conoscete l’alga Nori? se avete mai mangiato sushi sì! perchè è quella che l’avvolge i roll!

E’ un’alga rossa coltivata in Giappone e nella Repubblica della Corea sin dal diciasettesimo secolo, momento in cui le scorte naturali cominciavano a non essere più in grado di soddisfare la domanda. Oggi, le coltivazioni di Porphyra, questo è il suo nome scientifico, sono una delle più grandi industrie di acquacoltura in Giappone, Corea e Cina, ma nel passato, com’è confermato anche da alcuni reperti storici, hanno rappresentato un’importante fonte di sostentamento per le popolazioni indigene di Alaska, Canada, Hawaii, Nuova Zelanda e parte delle British Islands.

E’ tra le macroalghe più nutrienti, il contenuto proteico è del 25-40%. E’ ricca di iodio, minerali e vitamine A, C, PP ed acido folico ed è povera di grassi e carboidrati.

L’alga Nori per essere utilizzata come la conosciamo noi, subisce un processo di lavaggio e di essiccazione, che riducono il contenuto di sodio, originariamente elevato, mentre la sapidità del prodotto, è legata al particolare profilo amminoacidico dove spiccano tre amminoacidi: alanina, glicina ed acido glutammico. Quest’ultimo, unito al sodio, forma il glutammato monosodico, un noto esaltatore di sapidità che stimola dei particolari recettori del gusto: l’umami.

L’alga Nori è digeribile per circa il 75% del proprio peso. il resto sono fibre buone. Contiene anche vitamina B12 ben assorbibile che la rendono un’ottima fonte per i soggetti vegani. Inoltre sono presenti anche l’amminoacido taurina – che contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, oltre a regolarizzare l’attività epatica, ma anche selenio, beta carotene, vitamine antiossidanti, betaina, alginati, ferro ed acidi grassi omega tre.

Insomma, un vero toccasana per il nostro corpo!