Travel Experience

02.04.2020
Alessandria D'Egitto
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Il viaggio lungo l’Agriculture Road, strada che dal Cairo ci conduce ad Alessandria regala quelle contrastanti sensazioni a cui solo il viaggiatore avvezzo ricerca in ogni avventura.
Da una parte l’Egitto agricolo, con campi verdi coltivati e le magnifiche ville dei proprietari terrieri che si intravedono dietro lunghe file di eucalipti, dall’altro paesi tagliati in due da questo nastro di asfalto percorso ogni giorno da un traffico caotico e assai pericoloso. Attraversare la strada è una vera impresa!
Ma finalmente abbiamo raggiunto la nostra meta e percorrendo la Corniche ci rendiamo subito conto che questa è una città molto particolare per l’evidente connubbio tra oriente ed occidente. Simile ad una nostra città di mare con le villette che si affacciano sul Mediterraneo e ci riportano la memoria alle nostre città balneari, Viareggio, Rimini o uno dei tanti paesi della Liguria.
Del resto le tracce dei nostri connazionali che hanno fatto di questa città egiziana la propria residenza sono tante ed evidenti (il poeta Ungaretti era nato proprio qui).
Camminando per Alessandria la storia ci viene incontro, la leggendaria Biblioteca nota per la sua infinita raccolta di manoscritti e bruciata nell’antichità,  oggi è sostituita da una biblioteca dall’architettura moderna che va assolutamente visitata.
Il Faro considerato una delle sette meraviglie del mondo che si narrava potesse essere individuato da una distanza di 50 km aveva guidato su questa coste navigatori e mercanti per migliaia di anni, e vi assicuro che le tracce sono chiare.
Non dimenticate poi una visita alla cittadella di Qaitbay e gli scavi archeologici la cui area di scavo si trova proprio in mezzo alla città.
Ultimo suggerimento… non perdetevi una cena al Kadoura Restaurant, il pesce appena pescato lo scegliete voi e loro lo cucinano. Semplice e di assoluta soddisfazione!

Centri commerciali e botteghe uscite dalla penna di Nagib Mahfuz che al mercato di Khan el Kalili era solito passare le sue giornate fumando il Narghilè.
Questo mercato è uno dei luoghi che preferisco, gli stretti vicoli della parte più vecchia in cui si può trovare di tutto, dal vecchio sarto che fa bellissime camicie su misura, alle botteghe di stoffe.
Una bottega accanto all’altra senza soluzione di continuità, in un via vai di turisti e residenti.
Da non perdere una visita alla cittadella di Saladino che dalla rocca domina la città, ma se desiderate stupirvi fuori dai classici circuiti vi suggerisco una visita alla città dei morti, il cimitero monumentale che in alcune delle sue parti è abitato.
Per concludere la giornata una cena sul Nilo dove a bordo dei barconi ormeggiati lungo la riva si passano delle serate indimenticabili. Del resto a il Cairo si piange due volte, quando si arriva e quando si riparte.