Good Life

04.12.2019

Grazie alla loro esistenza e in particolare al processo di fotosintesi, gli alberi hanno un ruolo fondamentale per l’ecositema del pianeta Terra. Gli alberi costituiscono importanti accumulatori del diossido di carbonio (CO2) che si trova nell’atmosfera, il cui incremento, dovuto all’azione umana, è causa del cambiamento climatico in atto. Quanto CO2 assorbono e quali specie ne assorbono di più, lo ha calcolato l’Istituto di Biometeorologia del CNR, analizzando alcune specie di alberi che vivono nei nostri territori. Il record spetta al Cerro (Quercus cerris), che ha un’alta capacità di accumulo di CO2: 3,1 tonnellate nell’arco di 20 anni; l’Olmo comune (Ulmus minor), il Ginko (Ginkgo biloba), il Bagolaro (Celtis australis), il Frassino comune (Fraxinus excelsior) e il Tiglio nostrano (Tilia plathyphyllos), accumulano 2,8 tonnellate di CO2 nell’arco di 20 anni; l’Ontano nero (Alnus glutinosa) 2,6 tonnellate in 20 anni; l’Acero campestre (Acer campestre) 1,9 tonnellate. In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, il WWF ha ricordato che queste piante legnose sono in grado di assorbire non solo CO2 ma anche inquinanti gassosi, come gli ossidi di azoto prodotti sempre dall’uomo, il particolato sottile. E ancora, quanta importanza hanno relativamente ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Potrà sembrare strano ma gli alberi contribuiscono anche al benessere psico-fisico di noi esseri umani.