Segreti in tavola

13.05.2019
Agar agar
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I giapponesi lo chiamano Kanten, e non c’è chef professionista o appassionato foodie che si rispetti che non lo utilizzi… di cosa sto parlando? Dell’agar agar! Sapete cos’è?

E’ un gelificante naturale ricavato dall’alga rossa Gelidium, raccolta lungo le coste dell’Estremo Oriente e della Malesia, che poi viene essiccata a lungo al sole e fatta bollire per estrarne la mucillagine, che è poi la parte utilizzata. E’ inodore, insapore, incolore, sostituisce benissimo la colla di pesce nelle ricette e inoltre fa bene alla salute infatti ha un effetto calmante, antinfiammatorio, e protettivo della mucosa gastrica e dell’intestino poiché ricopre con un sottile strato le mucose e le protegge dagli ulteriori danni dell’infiammazione, inoltre è ideale per diete ipocaloriche e per i vegetariani.

Non altera il sapore naturale, è perfettamente trasparente e cambia di colore se lo mescolate con altri ingredienti. Per usarlo lo dovete stemperare in acqua, solidifica sotto i 25° C contro i 5° C delle gelatine alimentari.

Esistono le varietà di agar-agar di Ceylon, di Macassar (Giava), australiano, sud-africano, americano. Lo potete acquistare in barre, in fiocchi, o in polvere nelle erboristeria, nei negozi di alimentazione biologica, ma anche nei supermercati ben forniti o su Internet. Nelle etichette è indicato con la sigla E406.

Per usarlo al meglio scaldate il liquido nel quale avrete sciolto l’alga in polvere, prima che il liquido raggiunga il bollore, mescolate energicamente con un frusta, e continuare per almeno 6-7 minuti da quando alzerà il bollore, in modo da impedire la formazione di grumi. Quindi spegnete la fiamma e lasciate raffreddare in in frigorifero finché non raggiunge un buon livello di gelatinosità.

Una volta pronto, versarlo negli stampini e fare raffreddare, anche a temperatura ambiente.