Da Non Perdere

14.01.2019

Una tendenza sana, che punta al rispetto dell’ambiente, sostenibile dal punto di vista umano e del lavoro. A Milano non si va più al mercato per portare a casa una spesa genuina: c’è anche voglia di consumo “critico” e di vivere la città come un luogo dove si fanno incontri, la spesa come un’occasione per condividere valori e umanità. Migliaia di persone ogni settimana aspettano l’arrivo delle bancarelle dei contadini lombardi che si piazzano nelle piazze e nelle strade per comprare frutta, verdura, latticini, salumi, vino, prodotti naturali al cento per cento. E’ per questo che il Comune si prepara a varare un regolamento del settore con alcune norme base e a definire nove aree dove i mercati agricoli con la produzione diretta dei contadini lombardi diventano finalmente stabili.

I mercati previsti nel regolamento, che sarà presto definitivamente licenziato dal Consiglio comunale, sono in piazza Sant’Eustorgio (martedì dalle 9 alle 18.30), piazza San Nazaro in Brolo (giovedì dalle sette alle 18), piazza Durante (sabato dalle 7 alle 15), piazza Santa Francesca Romana (mercoledì dalle 6.30 alle 19.30), corso Buenos Aires – da piazza Oberdan a via Melzo – (domenica in orari da definirsi), via Lomellina da via Sismondi a viale Corsica (mercoledì 6.30 alle 14.30), piazza Santa Maria del Suffragio (sabato dalle 6 alle 16), piazza Enrico Belinguer (giovedì dalle 6 alle 16) e piazza Gramsci (dalle 7.30 alle 15.30).

Da regolamento nasce in ogni mercato la figura di un “referente” che rappresenta gli operatori verso l’amministrazione e, quale soggetto titolare dell’autorizzazione, è responsabile dell’organizzazione e della vigilanza sullo svolgimento del mercato. Gli operatori agricoli sono tenuti a rispettare le regole e soggetti a sanzioni che possono arrivare fino alla sospensione della licenza. Per ora le sigle coinvolte nell’operazione sono Coldiretti Milano Lodi Monza e Brianza; Confederazione Italiana Agricoltori ( Cia) – Associazione Donne in Campo; Consorzio Agrituristico mantovano; Aiab Lombardia; Azienda agricola Maggio Giorgio di Maggi Lucia. Ma niente esclude che, in futuro, aumentino le associazioni, le piazze di vendita, i produttori convocati a Milano.