Segreti in tavola
Avete presente quel profumo di panettone appena aperto?
Quell’aroma che sa subito di Natale, casa, luce calda… e condivisione.
Ecco: immaginate di poter regalare quel momento a qualcuno che, magari, un Natale “vero” non lo vive da anni.
A Milano, dal 22 novembre al 21 dicembre, torna il Panettone Sospeso, un gesto semplice e potentissimo, ispirato alla tradizione napoletana del caffè sospeso: si entra in una delle 11 pasticcerie aderenti, si compra un panettone e se ne lascia uno già pagato per chi vive situazioni di povertà, solitudine o fragilità sociale. Un dono che racconta vicinanza, cura, attenzione. E poi c’è la magia del raddoppio: per ogni panettone lasciato “in sospeso”, le pasticcerie aderenti ne aggiungono un secondo.
Questa iniziativa è proprio un moltiplicatore di gentilezza, che prima di Natale raggiunge tre realtà fondamentali del territorio milanese: la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, la Fondazione IBVA con il suo Hub di Aiuto Alimentare, e il Centro Sammartini, punto di riferimento per chi vive condizioni di forte marginalità.
Questa iniziativa, che è già alla settima edizione, patrocinata dal Comune di Milano, ha permesso di donare più di 7.000 panettoni. Una cifra che racconta una città generosa, attenta, capace di trasformare un lievitato in un ponte tra chi può e chi non può.
E poi c’è un invito che vale doppio: scegliere il Panettone Sospeso anche come regalo aziendale o professionale. Perché ogni panettone acquistato si trasforma automaticamente in due doni destinati alla beneficenza. Una scelta che profuma di responsabilità, oltre che di canditi e uvetta.
E se non si è a Milano? Nessun problema. Sul sito panettonesospeso.org si può fare una donazione a distanza: un gesto virtuale che diventa solidarietà concreta.
Perché, diciamolo: un panettone non cambia il mondo.
Ma può cambiare il Natale di qualcuno. E questo, a volte, è davvero tutto ciò che serve.