Segreti in tavola
Esiste un rapporto tra il formaggio e la politica? certamente e Domenico Villani maestro assaggiatore e delegato ONAF per Roma e il Lazio, ce lo racconta in questa puntata.
Per esempio è la politica a decidere come distribuiore i fondi agricoli, quali prodotti agricoli possano essere certificati e quali standard devono rispettare per potersi pregiare delle denominazioni e poi ci sono vere e proprie guerre commerciali: per esempio lo scontro nel 2019 tra Stati Uniti e Europa sugli aiuti ad Airbus e Boeing che ebbe come ritorsione l’imposizione da parte degli Stati Uniti di dazi al 25% su vari prodotti europei, tra cui alcuni simboli italiani con il Parmigiano Reggiano, il pecorino, il provolone Grana Padano. Insomma il formaggio divenne uno strumento di pressione politica internazionale.
In Francia troviamo la famosa guerra del camembert un dibattito accesissimo sulla produzione del famoso formaggio: solo con latte crudo o anche latte pastorizzato? Una disputa che ha coinvolto il Parlamento Produttori, Ministero e Stampa, trasformando il formaggio in un simbolo dello scontro tra tradizione e industrializzazione. E per fino in Gran Bretagna Il formaggio è entrato nella retorica politica e nella satira, soprattutto durante la Brexit quando il Cheddar divenne un simbolo del nazionalismo alimentare e un bersaglio di ironia pubblica.
Insomma il formaggio non è solo gusto, traduzione e convivialità e anche uno specchio della Società e delle sue scelte, a volte molto più politiche di quanto immaginiamo.