Segreti in tavola

20.11.2025
Vi svelo i segreti del Porro, il gentiluomo dell’orto autunnale.
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Sapete che il Porro è uno degli ortaggi più antichi e versatili della nostra cucina? Già gli Egizi lo coltivavano lungo il Nilo, gli antichi Romani lo amavano per il profumo gentile e perfino Nerone, soprannominato porrofago, ne consumava grandi quantità per “schiarire” la voce. Oggi il porro continua ad accompagnarci con la sua dolcezza vegetale, capace di trasformare anche un piatto semplice in una piccola coccola di stagione.

 

La raccolta avviene da fine estate fino all’inverno inoltrato, quando il suo fusto bianco e la guaina verde raggiungono la croccantezza perfetta. Una volta acquistato, per conservarlo bene basta avvolgerlo in un panno leggermente umido e riporlo in frigorifero: resterà fresco anche per una settimana. Se invece volete prepararlo in anticipo, potete tagliarlo a rondelle e congelarlo, pronto per zuppe, soffritti e ripieni.

 

In Italia i porri trovano i loro territori d’elezione soprattutto in Piemonte, con il celebre Porro di Cervere, tenerissimo e dal gusto dolce, in Lombardia, in Emilia-Romagna e in Toscana, dove sono protagonisti di molte ricette contadine. La loro capacità di adattarsi al freddo li rende perfetti per i terreni più umidi e sabbiosi della Pianura Padana, ma anche per le colline più miti del Centro Italia.

 

E quando arriva il momento di cucinarli, il porro dà davvero il meglio di sé nelle ricette regionali. In Piemonte è immancabile la zuppa di porri e patate: porri affettati sottili, fatti appassire lentamente nel burro con una patata a cubetti, brodo caldo e una lunga cottura che crea una crema vellutata, da completare con un filo d’olio e pepe nero. In Emilia è protagonista della torta salata ai porri, dove la parte bianca viene stufata con olio e timo, poi mescolata a ricotta e Parmigiano e racchiusa in un guscio croccante di sfoglia. In Toscana, infine, il porro incontra i legumi nella tradizionale zuppa di farro e porri: soffritto leggero, farro ammollato, porri a rondelle e un lungo tempo di cottura che esalta tutta la dolcezza dell’ortaggio.

 

Con la sua storia antichissima, i suoi territori vocati e quella gentilezza aromatica che conquista sempre, il porro è davvero il gentiluomo dell’orto: discreto, elegante, ma capace di lasciare un segno indelebile nel piatto. Buon appetito!