Good Life

05.11.2025

Hai mai pensato che la tua mente funzioni come un pilota automatico? Questo, in soldoni, è l’idea alla base della psicocibernetica, una parola interessantissima che unisce psicologia e tecnologia, nata negli anni Sessanta grazie al medico Maxwell Maltz. Maltz si era accorto di una cosa sorprendente: anche se modificava in melius alcuni particolari del volto dei suoi pazienti con la chirurgia estetica, molti continuavano a sentirsi “brutti” o insicuri. Capì, allora, che non era il viso a dover cambiare, ma l’immagine che ciascuno ha di sé. Da qui la sua scoperta: la mente umana funziona come un sistema di guida, un meccanismo che segue la direzione che noi stessi gli indichiamo. Se ci vediamo capaci, sereni, in equilibrio, iniziamo a comportarci di conseguenza. Se, invece, ci convinciamo di non potercela fare, la mente lavora — purtroppo — per darci ragione, e hai voglia a interventi chirurgici o di altro genere! La psicocibernetica insegna quindi a visualizzare obiettivi chiari, a creare nelle persone un’immagine positiva di sé stessi e a lasciare che quella visione diventi realtà, passo dopo passo. In fondo, siamo tutti navigatori di noi stessi: la direzione la scegliamo noi, ogni giorno, con il pensiero che decidiamo di credere vero.