Segreti in tavola
Avete mai pensato che fare il pane possa essere un atto politico?
Non di protesta, ma di unione, di solidarietà. È quello che accadrà a Roma, tra la Montagnola e l’Appia Antica, dal 25 ottobre al 2 novembre: un grande rito collettivo che coinvolgerà più di mille persone, pronte a impastare insieme acqua, farina, lievito e umanità.
In questa puntata, Andrea Perini curatore del Progetto Pane Nostro di Terzo Paesaggio, organizzazione no profit, ci spiega che il progetto, sostenuto da Roma Capitale nell’ambito di Artes et Iubilaeum 2025 è un’iniziativa che trasforma il gesto antico del fare il pane in un simbolo contemporaneo di rigenerazione urbana, inclusione e fraternità.
A guidare l’impasto saranno i Panificatori Agricoli Urbani, da Gabriele Bonci a Davide Longoni, in una staffetta del pane che unirà fornai, agricoltori, scuole, pellegrini e cittadini. Tutti insieme attorno a una lunga tavolata, per creare un solo impasto, il Pane Nostro, da cuocere a casa e condividere in famiglia.
Ma non si tratta solo di un evento: è un pensiero che lievita. Il laboratorio itinerante di Madre Project, allestito in un container alimentato da un camion elettrico, viaggerà da Roma fino a Milano-Cortina 2026, portando con sé una lezione semplice e potente: “pensare con il pane”.
E mentre sull’Appia si semineranno antiche varietà di grano per le scuole del territorio, questo progetto seminerà anche valori: solidarietà, memoria, rispetto per la terra.
Perché impastare insieme significa costruire una comunità.
E ogni volta che spezziamo il pane, in fondo, rinasce un po’ di umanità.