Good Life
Ma perché ci piace così tanto il karaoke? Anche i più stonati, perdono i freni inibitori davanti: – a un megaschermo con il testo della propria canzone preferita; -a un microfono, e alla voglia di esibirsi. Ma ti sei mai chiesto perché? E’ l’effetto del karaoke, una piccola, enorme invenzione giapponese che, dagli anni ’70, continua imperterrita a svoltarci le serate, da soli o in compagnia. Cantare a squarciagola è una forma di rilascio emotivo: le vibrazioni della voce stimolano il nervo vago ( quello – per intenderci – che calma il battito e regola la respirazione), e aiutano il corpo a entrare in uno stato di benessere profondo. Non a caso, nei centri di musicoterapia, si usa la voce per ridurre ansia e tensioni, migliorando la concentrazione e l’umore. Ma il karaoke ha qualcosa in più: cantare insieme abbassa le barriere, fa ridere e crea connessione. È come un rito collettivo di leggerezza, in cui non conta “come” canti, ma “quanto” ti lasci andare. E non serve neanche un palco: un altro segreto del suo successo, è che basta una camera da letto o uno schermo del cellulare appeso dove vuoi: il karaoke è democratico! Ascoltaci e canta, leggendo il testo delle canzoni che ami o che ti ricordano l’estate: ogni voce che si libera, è un piccolo atto di benessere, una nota di leggerezza che riconnette corpo, mente e cuore.