Good Life
Oggi ti racconto una storia che inizia nei primi anni ’50, quando ci mettiamo “in testa” di essere più sicuri: in Italia, nascono i primi caschi civili, ma già in alcuni paesi europei gli sportivi avevano ideato protezioni rudimentali. Oggi, i caschi più evoluti hanno sensori, sistemi di ventilazione e sono fatti di materiali ultraleggeri, rendendo la sicurezza anche un’esperienza di comfort e design. E dobbiamo proprio ringraziare questa sfera cava, ricordando e celebrando anche le storie di chi ha inventato modelli sempre più sicuri che ci salvano la vita ogni giorno. Il casco è diventato un simbolo di libertà consapevole, di benessere e attenzione: un piccolo gesto automatico, quotidiano, che protegge il corpo, rilassa la mente e ci ricorda che il vero viaggio comincia sempre dalla cura di sé. Spesso, associazioni di motociclisti organizzano giornate di sensibilizzazione per l’uso del casco, per ricordarci che proteggere la testa è proteggere la vita, ogni volta che saliamo su una moto o una bici. Ogni ciclista urbano che pedala al mattino, ogni motociclista che attraversa paesaggi autunnali, sa che indossarlo significa fare della sicurezza un gesto naturale, e pazienza se dovremo rinunciare al brivido del vento tra i capelli o ne usciremo spettinate: il casco vale la vita!