Segreti in tavola
Lo si vede comparire sulle tavole quando l’autunno colora le foglie: il caki, conosciuto anche come diospiro o mela d’Oriente. Il nome “caki” deriva dal giapponese kaki no ki, mentre il termine diospyros arriva dal greco antico e significa “grano di Zeus”, quasi a sottolinearne la dolcezza divina.
Questa pianta affonda le radici in Cina, dove è coltivata da più di duemila anni, per poi diffondersi in Giappone e, nell’Ottocento, arrivare anche in Europa. In Italia ha trovato un habitat ideale soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud, con coltivazioni importanti in Campania, Emilia-Romagna, Sicilia e Lazio.
Il frutto si presenta con la sua caratteristica buccia arancione brillante e una polpa dolcissima e morbida, che si gusta spesso con il cucchiaino. Ricco di vitamina A e C, di potassio e fibre, il caki è un vero alleato del sistema immunitario e della digestione. Non manca anche un potere energetico, grazie al buon contenuto di zuccheri naturali, che lo rende perfetto nelle stagioni più fredde.
Conservarlo è semplice: a temperatura ambiente se deve ancora maturare, oppure in frigorifero quando è pronto al consumo. Un piccolo segreto della tradizione? Tenerlo vicino a mele o banane: l’etilene sprigionato accelera la maturazione.
In cucina il caki può essere gustato al naturale, al cucchiaio, oppure trasformato in confetture, dolci al cucchiaio, torte e persino abbinato a formaggi freschi. Un frutto versatile che, con il suo colore solare e il sapore zuccherino, porta in tavola tutta la dolcezza dell’autunno.