Segreti in tavola
Il vino novello. E’ quasi arrivato il momento del vino novello. Che cos’è? Come si fa? Vale la pena provarlo?
Il vino novello nasce in Francia negli anni ’30, quando un gruppo di vignaioli del Beaujolais sperimentò una tecnica nuova: la macerazione carbonica, che permette di ottenere vini freschi e profumati in poche settimane dalla vendemmia. Da lì il passo fu breve: nel 1951 il “Beaujolais Nouveau” conquistò i bistrot parigini e diventò un fenomeno mondiale.
In Italia il novello arriva negli anni ’70, soprattutto nelle regioni del centro-sud: Veneto, Toscana, Puglia, Sicilia, Abruzzo. Qui i produttori adottano la stessa tecnica, lasciando i grappoli interi in contenitori saturi di anidride carbonica: l’uva fermenta dall’interno e sprigiona aromi fruttati e intensi.
Il risultato è un vino leggero, morbido, dal colore brillante e dal profumo di frutta rossa fresca. Viene messo in commercio dal 30 ottobre, ben prima dei vini tradizionali, diventando il primo assaggio della nuova annata.
Il novello non va atteso, ma bevuto giovane: è un brindisi alla vendemmia appena conclusa, un vino che celebra il presente con la sua fragranza immediata.