Travel Experience
Dopo aver percorso chilometri e chilometri sulla Ring Road, con il paesaggio che mutava continuamente tra campi di lava, deserti di sabbia nera e cascate maestose, sono finalmente arrivato ad Akureyri.
Con poco più di 20.000 abitanti, è la seconda città dell’Islanda, ma ha un’atmosfera unica. Le sue casette colorate, i caffè accoglienti e i fiori che sbocciano d’estate creano un’atmosfera incredibilmente vivace e accogliente. D’inverno, invece, le luci sembrano decorazioni natalizie che riscaldano l’aria.
La cosa più sorprendente? I semafori a forma di cuore. Un piccolo dettaglio che fa sorridere e che riflette perfettamente lo spirito di questo luogo. Mi sono detto: “Solo gli islandesi potevano avere un’idea così.”
Ma Akureyri non è solo pittoresca, è anche un’oasi di relax. Dopo giorni di viaggio, mi sono concesso un pomeriggio nelle piscine geotermiche, immergendomi nell’acqua calda con una vista mozzafiato sul fiordo. Lì, un signore del posto mi ha raccontato che fanno il bagno anche in pieno inverno, con la neve tutt’intorno. Ho pensato: “Voi siete dei veri supereroi!”
La cucina locale è una rivelazione. Ho assaggiato il famoso plokkfiskur, uno stufato semplice ma delizioso a base di pesce, patate e cipolle. Dopo una giornata di vento e freddo, non c’è niente di meglio di una ciotola fumante di questa specialità.
Akureyri è stata la tappa perfetta per “chiudere un cerchio”. Partito da Reykjavík, qui ho avuto la sensazione di aver completato un viaggio epico tra vulcani, ghiacciai, geyser e storie di troll. Un’esperienza che mi ha cambiato. In Islanda non ci si stanca mai di guardare fuori dal finestrino. Ogni curva regala un’emozione nuova, e una parte di te resta sempre lì, in attesa del prossimo viaggio.