Good Life

23.09.2025

Ci sono linguaggi e codici, e anche comunicazioni che non hanno bisogno di suoni per farsi capire, perché sanno raccontare emozioni, storie e pensieri con la stessa intensità delle parole. Oggi si celebra la Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per ricordare l’importanza della comunicazione inclusiva. Forse non sai che esistono più di 300 lingue dei segni diverse nel mondo: ognuna con regole, lessico e persino dialetto a sé. Non è un linguaggio universale, ma un mosaico di culture che arricchisce la diversità umana. Ti racconto un aneddoto interessante: la prima scuola pubblica per non udenti fu fondata a Parigi nel 1760, e da lì nacque la Lingua dei Segni Francese, che ha ispirato via via tutte le altre. Oggi, la tecnologia ci porta ancora più lontano: app, guanti sensoriali e sistemi di intelligenza artificiale ci stanno aiutando ad abbattere le barriere di comunicazione, rendendo il mondo molto più accessibile. Questa giornata è un invito a riflettere: il silenzio non è assenza di parola, ma una forma diversa di espressione. E imparare anche un solo segno, come un “grazie” o un “ciao”, può diventare un ponte che avvicina: un piccolo gesto che apre alla comprensione reciproca.